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sabato 26 novembre 2011

chizuru - the GazettE

chizuru – the GazettE

Album: STACKED RUBBISH (2007)
Testo: Ruki - musica: the GazettE

Lyrics

chizuru
Anata no tegami ni wa
yomenai ji dake
atte sono kuchi kara
kikasete hoshii.

Narenai shiro wa nigate
toiki sae hibiku.
sora no iro sae shiretara
sukuwareru no ni
umaku dekinu kokyuu mo
itsuka wasuretai
sou negaeru tsuyosa mo
hikarabisou de.

“utsubuse no asu”
utaeba toge wo
tsutau suimin
karada ni karamaserareta Restraint
Even the mind seems to sleep.
Hoho ni fureta netsu wa totemo
natsukashiku yasashii.
Mourou no hazama demita kage
danshoku no yume.

Anata ni utsuru watashi no me ga
anata wo miushinau hi ga
kite mo
kono me ni yakitsuite kureteiru
komorebi no hibi
to anata wa
tsurete ikanaide.

Nijimu shiro ga yureru
kotoba mo wasuresou
namida wa nagarete doko e yuku no?
watashi no namae wo yonde
kudakeru kurai daite
kore ijou ushinau no wa kowai.

Anata wa doko de watashi no koto
utatteiru no?
Mimi wo sumashite mo
hibiku no wa fuantei na kodou,
Even the mind seems to sleep.
Hoho ni nokotteta hazu no
netsu ga omoidasenai
mourou no hazama de mita no wa 
kanshoku no ima.

Senba no totemo chiisana
anata no negai ni
yorisotte
egao mo kaesezu ni tada
toiki wo kazoeteita
kioku no saigo ni...
Anata no koe ga kikoete
subete wo nakushita asa
“hitotsu ni narenu futari”.
Traduzione

chizuru
La tua lettera contiene solo
segni illeggibili,
vorrei incontrarti e sentire tutto
direttamente da te.

Non riesco ad accettare il bianco,
persino i sospiri risuonano.
Comprendendo i colori del cielo
potrei essere salvato,
ma un giorno voglio dimenticare
l'inutilità di respirare,
e anche la forza di desiderare,
che ormai si è prosciugata.

"Il domani si è capovolto"
cantando quella canzone
le spine mi avrebbero cullato,
una restrizione intrecciata al mio corpo,
persino la mente sembra dormire.
Il calore che mi carezzò le guance
è così familiare, così dolce.
L'ombra che vidi in quell'ambiguo
intervallo, un sogno di colori caldi.

Il mio sguardo ti riflette,
e anche se un giorno ti perderò
di vista,
resterai davanti ai miei occhi,
ma nel giorno in cui i raggi del sole
filtreranno tra le foglie,
non sarò più con te.

Il bianco sfocato trema
e dimentico persino le tue parole,
dove vanno le lacrime che scorrono?
Stai chiamando il mio nome anche se
sto per spezzare il tuo abbraccio,
ho paura di andarmene.

Dove stai cantando la tua canzone
per me?
Le mie orecchie non ti sentono più,
ma c'è l'eco irregolare di un battito,
persino la mente sembra dormire.
È la febbre residua che
non mi permette di ricordare,
quando cerco in quella fessura sfocata
vedo i colori freddi del presente.

Mille piccole ali di carta,
grazie al tuo desiderio,
non mi lasceranno mai;
anche se non riavrò il tuo sorriso,
conterò i ricordi col mio respiro,
fino all'ultimo momento...
Posso sentire la tua voce,
nel mattino in cui tutto svanirà
"noi due non saremo una cosa sola".

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