Album: play (2006)
Testo: Mao - musica: Shinji
Lyrics
Hosoi
Koe
Dakishimeta nukumori
tsumeru
dake tsumete
Osana sugiru futari dakara
furikitta.
Nijyuugo-ji kimatte "oyasumi" wa kakunin Mimi no oku ga itaku naru made
yorisotta.
Haru wa sugu soko haku-iki
shiroi me
ni mienai hou shinji
Heri-tsuzuketa "oyasumi"
no wake.
Ima omoeba ano koro kara sukoshi zutsu
futashikana
koto wa fueteta.
Haru ga kitara
kuchiguse
no kimi wo
ootta
Mune-sawagi hitsotsu. Sore ni nareru koto de tsunaideta ito ga Shuiro demo kamawanakute
boku dake
de.
Imagoro onaji sora wo miagete
omoi wo
tsunorasu hazu ga
Fuan dake ga furi tsumoru
bakari.
Kyori wa kimi wo otona ni kae
kawarenai
boku no koto
hidoku
kizutsuketa.
Kajikamu te de kakumatta
saigo no kotoba konya kiridasou.
Sayonara made wa
mou
sukoshi dake jikan ga aru ne
Kyou wa nani wo hanasou ka? Ima omoeba ano koro kara sukoshi zutsu
futashikana
koto wa fueteta.
Haru ga kitara
kuchiguse
no kimi wo
ootta
Mune-sawagi hitsotsu. Hosoi koe wa owari tsugeru
saigo made
juwaki goshi
yurusenakatta.
Hoho wo tsutau boku yori mo
tsumetai
namida.
Nuguenai
kyori ga...
Nuguenai kyori ga... Yurusenakatta. |
Traduzione
Un
filo di voce
Il calore che stringevamo
semplicemente
ci colmò,
ma dato che
eravamo troppo giovani
ce ne
siamo disfatti.
Alla
25esima ora ti sussurrai "buonanotte"
fino a farti
male nel profondo delle orecchie,
ci
avvicinammo.
La
primavera arrivò subito,
esalando
il suo bianco respiro,
i motivi
per dirti ancora fedelmente
"buonanotte" diminuirono.
Ripensandoci
ora, fu da allora che a poco
a poco le
incertezze aumentarono.
Con l'arrivo
della primavera,
tu che
stavi ribaltando il nostro solito
modo di
parlare,
l'avevi
previsto.
Eppure di
solito ero io quello a cui non
importava se
il filo che ci legava
diveniva
rosso.
Ora guardo
lo stesso cielo da solo e
anche se
spero fortemente, non accadrà
niente, ed
i pensieri si accumulano
per il dolore.
Il fatto
che la distanza tra noi resti uguale
anche se
ora siamo cresciuti,
mi fa terribilmente
male.
Stringendo
le mie mani intorpidite
ho
pronunciato le ultime parole, stasera.
C'è ancora
del tempo
prima dell'arrivo
del nostro addio,
che cosa
dirai oggi?
Ripensandoci
ora, fu da allora che a poco
a poco le
incertezze aumentarono.
Con l'arrivo
della primavera,
tu che
stavi ribaltando il nostro solito
modo di
parlare,
l'avevi
previsto.
Un filo di
voce annuncia la fine,
fino alla fine, non riuscivamo a perdonarci
tramite
telefono.
Le lacrime
scese sulle nostre guance
erano più
fredde di me.
Una
distanza infrangibile...
Una
distanza infrangibile...
Era
imperdonabile.
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Commovente!!! è una canzone bellissima come le altre tradotta da te mi piace e rende benissimo facendomi felice <3 Un bacio
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