Single: AGAKU (2016)
Testo: Takeru - musica: Chiyu
Lyrics
Sekishun
Soushou no kisetsu to shiryo fukaku junketsuna furishita unmei ni bokura wa tomadoi Tenbin ni kaketeta shoudou to manshin soui no kizuna Haru sae moyashite Waridasenai seikai nara motome kiru hitsuyou mo mu isa Tadayou mama mi wo azukete fuyuu Anadoru kara hakatte misete gunshuu tou seihi wo Shi ni monogurui datta ano hibi ni Namae wo tsukeru ni wa seishun ja yakubusoku dakara subete wo nomikonde ima mo nao koukou to moetatsu kaegataki sekishun Kasumi ga katta sora no mukou zonmei mo futashika na kibou Chigire nakute aimai nara kujuu Tebanasu kara wasuresasete hyoujun mou hazusenai Surikireru hodo mita genjitsu to risou no aida ni wa munashiku mo kison kamihitoe Soredemo tayasenai shitsukusenai katari tsukuse yashinai wake naki puraido Shi ni monogurui datta ano hibi ni Namae wo tsukeru ni wa seishun ja yakubusoku dakara subete wo nomikonde ima mo nao koukou to moetatsu kaegataki sekishun |
Traduzione
Primavera rossa
Abbiamo riflettuto sull'impazienza per la stagione e su quel destino che doveva essere gentile e puro. Abbiamo soppesato quest'impulso ricoperto di ferite. Persino la primavera sta bruciando. Non sappiamo scegliere la risposta giusta, ma non c'è bisogno di smettere di chiederla. Lascio andare il mio corpo alla deriva, lo lascio fluttuare... Per via del mio disprezzo, la società vuole sapere da me cos'è giusto o sbagliato. In quei giorni ero disperato; ho definito quel periodo come l'insoddisfazione della giovinezza, ed è così che accetto tutto, ma continua a bruciare vivida, l'immutata primavera rossa. La foschia oltre il cielo, la speranza incerta del nostro tempo. Mi dispiace essere incapace di fare anche la più vaga promessa... Dato che li lascio andare, dimentico gli standard che non dovrei più evitare. Mi sono consumato a furia di osservare lo spazio tra realtà ed ideali; anche la linea sottile di quest'esistenza non ha significato. E tuttavia non posso lasciarla svanire, non posso perderla; non so spiegare quest'orgoglio immotivato. In quei giorni ero disperato; ho definito quel periodo come l'insoddisfazione della giovinezza, ed è così che accetto tutto, ma continua a bruciare vivida, l'immutata primavera rossa. |
NOTA: Sekishun (赤春), con kanji diversi che hanno la stessa pronuncia (惜春) prende il significato di "piangere il passare della primavera".
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