Album: chimera (2016)
Testo: Satoshi - musica: girugamesh
Lyrics
END
Kizukeba bokura wa iki sae dekinai yo. Tada honogurai umi no soko otosarete ita hikari todokazu. Aoku yuraida honou ga awa no you ni uzumaiteiku gekiryuu wa tomaranakute nomikomareteiku. Kurikaesu jikan wa sotto ikinone wo tomete. Ikiru no ka owaraseru no ka? Daite kono karada wo atatakana nukumori de. Kurushikute kurushikute te wo nobashita. Naite ubaware yuku yo inochi sae mo. Koreijou koreijou nani hitotsu ubawanai de. Aa katachi aru mono wa koware. Kimi no naka de sotto kono utagoe zutto iki tsuzukeru you ni. Shinzou harisake oshi tsubusare. Daite kono karada wo atatakana nukumori de. Kurushikute kurushikute te wo nobashita. Naite ubaware yuku yo inochi sae mo. Koreijou koreijou nani hitotsu ubawanai de. Me wo somukereba rakuda yo demo ne kyoumo doko ka de mata hitotsu ikiru koto wo akirameta inochi ga. Kagirareta jikan no naka utai tsuzukeru. Kibou wo kureta no mo ubatta no mo kimi datta. Sono me ni yakitsukero ore ga ikita sugata wo. |
Traduzione
FINE
Se ci fai caso, non siamo nemmeno più in grado di respirare. Il fondo di quell'oscuro mare è l'unica cosa che la luce non può illuminare. La fiamma blu si è affievolita come una bolla, inghiottita dall'inarrestabile vorticare del fiume. Il tempo che si ripete, lentamente, interrompe il respiro alla base. Sto vivendo o sto smettendo? Abbraccio il caldo tepore di questo corpo. Sofferente, sofferente, ho teso una mano. Piango; persino questa vita mi è stata portata via. Non mi lascerò rubare più nulla, non più. Ah, quel qualcosa si è rotto. Dentro di te, delicatamente, questo canto continuerà ad essere legittimo. Il mio cuore scoppia, si spezza. Abbraccio il caldo tepore di questo corpo. Sofferente, sofferente, ho teso una mano. Piango; persino questa vita mi è stata portata via. Non mi lascerò rubare più nulla, non più. Se distolgo lo sguardo mi sento bene, eppure anche oggi, chissà dove, l'unica cosa per cui vivo resta quella vita a cui ho rinunciato. Continuo a cantare in questo tempo limitato. Sei tu che hai rubato ciò in cui avevo riposto le mie speranze. Impressa nei miei occhi, c'è l'immagine per cui vivevo. |
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