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martedì 1 ottobre 2019

Rakuen - SID

Rakuen - SID

Album: hikari (2009)
Testo: Mao - musica: Yuuya
Lyrics

Rakuen
Hidoku netsukenai
yoru nanoni
ame wa sukima kara
yosha naku
Kodoku itoguchi
mo miataranai
fuseta kokoro
mata furidashi e

Musuu no itami mo
yakimashita kako mo
Tsuchi ni umete kesou
Raku ni narukana
fumin no mabuta ni
asahi sasaru

Hitorikiri takasugiru
jiga no kabe kakimushiri
kizu wo nagamete
Modorenai sugata nai
ano basho wo omotte wa
kibou nado utau

Kore ijou fumikomu furi wa yamete
Ura wo kirikizamu sono emi de

Yuganda koe no sei ni shite
oboreru hitotoki no rakuen
Uruou koro
kareta

Kokokara wa nozomu nara
sono subete miwataseru
kunou no hate mo
Saiai e todoku nara
kono hitomi sorasazuni
kowarete mo utau

Hitorikiri takasugiru
jiga no kabe kakimushiri
kizu wo nagamete
Modorenai sugata nai
ano basho wo omotte wa
kibou nado utau

Kokokara wa nozomu nara
sono subete miwataseru
kunou no hate mo
Saiai e todoku nara
kono hitomi sorasazuni
kowarete mo utau

Boku wa utau
Traduzione

Eden
Pur essendo una notte
già spietatamente insonne,
la pioggia viene giù dalle crepe,
inesorabilmente.
Non riesco nemmeno a capire
il perché della mia solitudine,
e col cuore nascosto
torno al punto di partenza.

La mia infinita conta di dolore,
il mio passato ristampato,
li sotterrerò entrambi, li cancello.
Chissà se mi farà stare meglio,
il sole del mattino che perfora
queste palpebre insonni.

Tutto solo, mi aggrappo al muro
fin troppo alto del mio ego,
e dall'alto guardo le mie ferite.
Penso a quel posto senza forma
dove non posso tornare, e canto
di qualcosa che sembra speranza.

Basta, non fingerò più di così,
con quel sorriso dall'interno tagliente.

Dando la colpa alla mia voce distorta,
annego in un eden temporaneo;
quando stavo per abbeverarmi,
è appassito.

Da qui posso vedere
tutto ciò che voglio,
anche i confini della mia agonia.
Se senza distogliere lo sguardo
posso arrivare a chi amo,
allora, anche se a pezzi, canterò.

Tutto solo, mi aggrappo al muro
fin troppo alto del mio ego,
e dall'alto guardo le mie ferite.
Penso a quel posto senza forma
dove non posso tornare, e canto
di qualcosa che sembra speranza.

Da qui posso vedere
tutto ciò che voglio,
anche i confini della mia agonia.
Se senza distogliere lo sguardo
posso arrivare a chi amo,
allora, anche se a pezzi, canterò.

Io canterò.

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