Album: EXODUS (2004)
Testo&musica: Utada Hikaru
Lyrics
Kremlin Dusk
All along I was searching for my Lenore In the words of Mr. Edgar Allan Poe Now I'm sober and "Nevermore" will the Raven come to bother me at home Calling you, calling you home You... calling you, calling you home By the door you said you had to go Couldn't help me anymore This I saw coming, long before So I kept on staring out the window Calling you, calling you home You... calling you, calling you home I am a natural entertainer, aren't we all Holding pieces of dying ember I'm just trying to remember who I can call Who can I call Home... calling you, calling you I run a secret propaganda Aren't we all hiding pieces of broken anger I'm just trying to remember who I can call Can I call Born in a war of opposite attraction It isn't, or is it a natural conception Torn by the arms in opposite direction It isn't or is it a Modernist reaction Born in a war of opposite attraction It isn't, or is it a natural conception Torn by the arms in opposite direction It isn't or is it a Modernist reaction Is it like this Is it always the same When a heartache begins, is it like this Do you like this Is it always the same Will you come back again Do you like this Is it always the same Will come back again Do you like this Do you like this Is it like this Is it always the same If you change your phone number, will you tell me Is it like this Is it always the same When a heartache begins, is it like this If you like this Will you remember my name Will you play it again, if you like this |
Traduzione
Kremlin al Tramonto
Per tutto questo tempo stavo cercando la mia Lenore, tra le parole di Mr. Edgar Allan Poe. Adesso sono lucida, ed il Corvo non verrà "Mai più" a disturbare nella mia dimora. (1) Ti sto chiamando, ti sto richiamando a casa. Sto chiamando... te, ti sto richiamando a casa. Sulla porta dicesti che dovevi andare, che non potevi più aiutarmi. L'avevo intuito già da tempo, per questo ho continuato a guardare dalla finestra. Ti sto chiamando, ti sto richiamando a casa. Sto chiamando... te, ti sto richiamando a casa.
Sono un'intrattenitrice nata,
non lo siamo tutti?
Trattenendo pezzi di braci morenti,
sto solo cercando di ricordare
chi posso chiamare...
chi posso chiamare?
A casa... ti sto richiamando,
ti sto richiamando.
Gestisco una propaganda segreta.
Non nascondiamo tutti pezzi
di una rabbia infranta?
Sto solo cercando di ricordare
chi posso chiamare...
chi posso chiamare?
Nata durante una guerra
di attrazioni opposte,
è o non è un concepimento naturale?
Strappata via per le braccia
nella direzione opposta.
È o non è una reazione modernista?
Nata durante una guerra
di attrazioni opposte,
è o non è un concepimento naturale?
Strappata via per le braccia
nella direzione opposta.
È o non è una reazione modernista?
È così?
È sempre così? Quando comincia un mal di cuore,
è così?
Ti sta bene così?
È sempre così? Ritornerai? Ti sta bene così?
È sempre così?
Ritornerò.
Ti sta bene così?
Ti sta bene così?
È così?
È sempre così?
Se cambierai numero di telefono,
me lo dirai?
È così?
È sempre così?
Quando comincia un mal di cuore,
è così?
Se ti sta bene così,
ricorderai il mio nome?
Lo comporrai di nuovo,
se ti sta bene così?
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NOTE: - Kremlin può riferirsi al Cremlino di Mosca (x), una cittadella fortificata posta nel centro geografico e storico della città di Mosca. La parola Kremlin presa singolarmente significa "fortezza".
(1) - Qui la Utada fa dei riferimenti ad una poesia di Allan Poe, oltre che allo scrittore stesso.
Nella poesia in questione, "Il corvo", il narratore ha perso il suo amore, Lenore (nome importato da una poesia precedente, Lenore [1831]) Egli pone delle domande all'uccello, che potrebbero ottimisticamente avere delle risposte positive, "C'è del balsamo in Galaad?" "Incontrerò Lenore nell'Ade?". Ma la risposta predestinata del Corvo a ogni domanda è "Mai più", cosa che accresce l'angoscia del narratore.
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