Album: kishibojin (2011)
Testo&musica: Matatabi
Lyrics Kikoku Fukimasarishi kaze ga rakyou wo tsuto tsutsumu. Akanu hou no me ni wa aenu kao ga uite kieru. Naze ni owaranu uta yo, Kono imafu yama ni iubeki koto wa nai kara. Fuzukumi wo chi no namida ni kaeru. Aa kono nageki wo komete Aa chi mo namida mo karabu. Aa ano inochi ni imi yo aranato. Kaze ni majiru oto wa nageku oni no ukine. Akanbou wo kaita ubugi wo daku oni wa izuku. Kakaru kenage na hana wo Kono imafu yama ni fuuzu wa shinobinai kara. Chi no namida ni kaeru. Aa kono nageki wo komete Aa chi mo namida mo karabu. Aa sono inochi de michi wo terashita anata ga. Sokumetsu wo chi no namida de negau. Aa ano zareku wo tomete. Aa mayoi mo sezu mayoe. Aa kono ikari ni gi nado irou ka? Nani mo chi no namida ni kaeru. Aa kono nageki wo komete Aa chi mo namida mo karabu. Aa kono inochi de hana wo ikeyou dokoka de. | Traduzione Pianto fantasma Un'ondata di vento, piano, avvolge quel corpo nudo. Negli occhi non più aperti indugia un volto perduto. Perché, oh canzone infinita, perché su questa ripugnante montagna non c'è nulla da dire? Rimpiazzo l'ira con lacrime di sangue. Ah, in questo accorato lamento, ah, anche il sangue e le lacrime s'asciugano. Ah, come vorrei che ci fosse un significato per quella vita. Il suono che si confonde col vento è il pianto di un demone triste. Chissà dov'è quel demone che stringeva le fasce vuote di un neonato. Chissà perché non riesco a custodire un fiore così coraggioso, su questa ripugnante montagna. Uso le lacrime di sangue come rimpiazzo. Ah, in questo accorato lamento, ah, anche il sangue e le lacrime s'asciugano. Ah, eri tu ad illuminare il sentiero con la tua vita. Perendo, prego con lacrime di sangue. Ah, basta con le parole assurde. Ah, me ne vado senza esitare. Ah, perché questa rabbia dovrebbe avere un motivo? Rimpiazzo tutto con lacrime di sangue. Ah, in questo accorato lamento, ah, anche il sangue e le lacrime s'asciugano. Ah, con questa vita pianterò un fiore da qualche parte. |
NOTE: il tema dell'album si riferisce ad una delle tante leggende giapponesi: Kishimojin, un demone femminile, madre di molte figlie che venivano nutrite con altri bambini. Il suo pentimento l'ha resa divinità protettrice dei bambini e delle donne che desiderano averne. (La leggenda corrisponde anche a quella della divinità Hariti)
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