Album: kishibojin (2011)
Testo&musica: Matatabi
Lyrics Urami no Hate Yama no ao ga kieru sora ga nezu ni somaru mizu wa nanimo utsushi wa shinai. Beni wo nuida zakuro honoo sura mo shirakete wananaku agate wa kuroku somaru. Kaeru michi wo sagashite mou nanimo kaese wa shiani. Urami no hana. Tori no koe ga taeru kaze no nari ga useru Amaoto sura hibiki wa shinai. Subete no iro ga shinda oto mo horobita Saigo ni omou wa fubin na hana. Shinda hana wo koroshite Sono hana wo chirasenu you ni. Wanami no hana.
Musebu tsuma wo naburi
yaya wo muge ni koroshita.
Yatsubara nokoshite
yuku ni yukenu.
Urami no hana. | Traduzione Limite della Cattiveria La vegetazione della montagna sfuma, il cielo si fa cinereo, l'acqua non riflette altro che il nulla. I melograni perdono il colore cremisi, anche le fiamme sbiancano, le mie mani tremanti si rivestono di nero. Cercando un modo per tornare indietro, non manderò mai più nessuno indietro. Un fiore di cattiveria. Il canto degli uccelli muore, il soffio del vento svanisce, il suono della pioggia non è più udibile. I colori sono morti, anche i suoni sono periti, il mio ultimo pensiero è per un miserabile fiore. Soffoco i fiori morti, così da non perdere quel fiore. Il fiore che mi appartiene.
Hanno ingannato mia moglie in lacrime
e ucciso il suo bambino.
Sapendoli impuniti, lasciati indietro,
non trovo pace.
Un fiore di cattiveria. |
NOTE: il tema dell'album si riferisce ad una delle tante leggende giapponesi: Kishimojin, un demone femminile, madre di molte figlie che venivano nutrite con altri bambini. Il suo pentimento l'ha resa divinità protettrice dei bambini e delle donne che desiderano averne. (La leggenda corrisponde anche a quella della divinità Hariti)
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