Album: kishibojin (2011)
Testo&musica: Matatabi
Lyrics Zakurou to Jubaku Tsunagi tometa kokoro ni karami tsuita toge fukaku. Fusuberu wa onnen no yarusenai hishimeki. Mou wasurete taira ni tada kurenazumu. Todokanu koe shiborite Kuremadou sena wo anzuru. Jukai ni sasu kusabi ni manajiri wo shika to takushita mama de Itoshisa mo kanashimi mo kanau nara nabi ni kuberu. Negau no wa tada hitotsu anata ni ikite hoshii. Mitsumete sono itokenashi me ni kanjite ano ko wo. Mitsukete kayowashiki mabuta ni ikinuku inori wo. Hozokamu koe furuwasu wabishige na sena wo mitsumeru. Jugai wo tada maburite namida wo sekitomu anata. Itoshisa mo kanashimi mo kanau nara nabi ni kuberu. Negau no wa mou hitotsu sono ko to tsuredachi orite. Mitsumete sono itokenashi me ni Kanjite ano ko wo. Mitsukete kayowashiki mabuta ni nani yori ikite. Soko ni aru wa maboroshi tsutsuminaki ano hi wa koko ni wa nai. Shigamitsuite eru no wa kanashimi wo magau kurushimi dake. Mitsumete kono urumu hitomi ni kanjite watashi wo. Wasurete naburareshi tsumako wo Adasu wo yamete. Kurai akita zakuro ni iunaraku no uso wo shiru. Yomigaeru shuuen yo. Moeagaru urami no hi ni yakarete shichuu ni ada utaneba. | Traduzione Melograni e Sortilegi In quell'anima sfuggita alla morte, le spine si sono profondamente incastrate. Il rombo del rancore ribolle sconsolato. Dimenticatene, rilassati, il giorno si fa lentamente scuro. Mentre sforzo la voce sospesa, il mio incredulo marito mi preoccupa. Resto con gli occhi fissi verso quella vetta piantata in mezzo al mare di alberi. Che diventi per me caro o affettuoso, in ogni caso brucerò nel nabi. Il mio unico desiderio è che tu resti in vita. Guardando in quegli occhi innocenti, capisco cosa prova quel bambino. Trovo su quelle delicate palpebre il desiderio di vivere. La mia voce balbetta parole, mentre guardo quella schiena straziata. Proteggo determinata l'allattamento, perché tu argini le mie lacrime. Che diventi per me caro o affettuoso, in ogni caso brucerò nel nabi. Il mio unico desiderio è di precipitare con quel bambino. Guardando in quegli occhi innocenti, capisco cosa prova quel bambino. Trovo su quelle delicate palpebre, più di ogni altra cosa, la vita. Troverai soltanto illusioni, quei giorni sereni non sono qui. Arrampicandoti sugli specchi guadagnerai soltanto un tormento simile al dolore. Guardando in quegli occhi innocenti, capisco cosa provo. Dimentica la moglie e il figlio fasulli, poni fine all'inimicizia. Dalle macchie di melograno, apprendo ciò che la gente chiama menzogna. La cattiveria si riaccende. In un momento critico, bruciando tra le fiamme del rancore, devo vendicarmi. |
NOTE: il tema dell'album si riferisce ad una delle tante leggende giapponesi: Kishimojin, un demone femminile, madre di molte figlie che venivano nutrite con altri bambini. Il suo pentimento l'ha resa divinità protettrice dei bambini e delle donne che desiderano averne. (La leggenda corrisponde anche a quella della divinità Hariti)
- Nabi: il fuoco degli esorcismi.
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