Album: kishibojin (2011)
Testo&musica: Matatabi
Lyrics Ubugi Hazure ni tsukamishi ichiru no nozomi Shizuku mo ukabu wa nada sura ayasu. Ibitsu na toki yo tama yobaite! Niesu ubugo chinuraru kimo ni Kori ga yurameite. Kuyuru tama no kaesu manago yo. Mohaya meiryo wa iranu. Yobedomo kotaenu shijima no aware Utsuro na monuke no ubugi wo ayasu. Ibitsu na toki yo tama yobaite! Niesu ubugo chinuraru kimo ni Kori ga yurameite. Kuyuru tama no kaesu manago yo. Mohaya meiryo wa iranu. Kaeru manago setsunaru kimo yo Izure hofuraraba. Onaji koto zo kadofu niego yo Mohaya yuuryo wa iranu. | Traduzione Fasce Al limite, ho afferrato stretto un raggio di speranza; mentre esso affonda e fluttua, anche le lacrime vengono giù. Oh, tempo distorto, chiama a te quest'anima! L'incenso sbiadisce sulle viscere insanguinate del bambino sacrificato. La sua anima latente ravviva la mia amata creatura. La volontà divina è ormai inutile. Un silenzio miserabile senza risposte cala mentre accarezzo le vuote fasce. Oh, tempo distorto, chiama a te quest'anima! L'incenso sbiadisce sulle viscere insanguinate del bambino sacrificato. La sua anima latente ravviva la mia amata creatura. La volontà divina non serve più. Ravvivate la mia amata creatura, resti innocenti, prima o poi ti avrei ucciso. Lo stesso vale per te, ostaggio sacrificale. Provare ansia è ormai inutile. |
NOTE: il tema del testo, così come quello dell'intero album, si riferisce ad una delle tante leggende giapponesi: Kishimojin, un demone femminile, madre di molte figlie che venivano nutrite con altri bambini. Il suo pentimento l'ha resa divinità protettrice dei bambini e delle donne che desiderano averne. (La leggenda corrisponde anche a quella della divinità Hariti)
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