Album: NIL (2006)
Testo: Ruki - musica: the GazettE
Lyrics
Bath Room
Nemurenai no wa naze? Shizukesa ni yoi shireteta. Shimetta heya de hitori mata kuchizu sameba tawashiku. Nemurenai no wa naze? Anata ga mieta kara shiten wa nureta yuka atama wo kashigete nemutteru. Shiritaku mo nai you na genjitsu ni tada mukanjou de. Koe mo dasazu zutto matataki sura wasurete anata ni mitorete ita. Nemutte shimaitai. Mezame dake wo osorete. Subete wo wasuretai migatte na tawagoto ne. Anata no namae wo yobu kamoku ni ki ga fureru. Yaseta kata wo tsutsumi sakenda ka hososugita nukumori ni. Shiritaku mo nai you na genjitsu ni fukaku kokoro obore. Kuchibiru wo kamitaeta namida sae imi ga nai to shitta. Tachi tsukusu boku no haigo no koe hakidasu wake nado dou demo yokatta. Tada me no mae no anata ga totemo sabishi sou na kao de nani hitotsu dekinakatta jibun wo shinu hodo nikunda. Namae wo kureta yuiitsu no anata e kono mama soba ni itekurenai ka. Sou boku ni totte saishou de saigo no yasashiki "mama". Shiroi kabe ni sotto makkana e no gu de anata wo fuchi dotta. Mada atatakai hoho wo suri yosete shizuka ni waratte mise you. Otsubu no namida ga anata to kaseratte hitotsu ni narete kigeshite no. Mabuta wo toji nukumori ga kieru koro boku wa anata no soba de. |
Traduzione
Bagno
Perché non riesco a dormire? Intossicato dal silenzio. Sono solo in questa stanza umida, cantando tra me e me, ma è inutile. Perché non riesco a dormire? È perché ti vedo; con quegli occhi fissi sul pavimento bagnato, con la testa piegata, dormi. Semplicemente insensibile, in una realtà che non voglio accettare. Completamente silenzioso, attratto da te, ho dimenticato persino di battere le ciglia. Voglio addormentarmi. Temo solo il mio risveglio. Voglio dimenticare tutto; che sciocchezza egoista. Chiamo il tuo nome, perdendo la testa nel silenzio. Ho afferrato le tue spalle sottili, ed ho urlato contro il tuo debole calore. Il mio cuore affonda nella realtà che non voglio accettare. Sapevo di non aver motivo di ricacciare indietro le lacrime. Alla voce nella mia mente che mi ha lasciato qui a congelare, non importava del motivo per cui respirassi. È solo che, davanti ai miei occhi, tu avevi un viso così triste; mi sono odiato a morte per non essere stato in grado di fare qualcosa. Tu che sei stata l'unica ad avermi dato un nome, ti prego di restare al mio fianco, così. Sì, tu per me sei stata la prima e l'unica simile ad una 'madre'. Sulle pareti bianche, piano, ho dipinto i tuoi contorni con la più brillante delle vernici rosse. Ho premuto la mia guancia contro la tua ancora calda, provando a ridere silenziosamente. Le mie grosse lacrime sono cadute su di te; sembrava fossimo una cosa sola. Chiudo gli occhi, e nel momento in cui il tuo calore scompare... sono accanto a te. |
NOTA: il protagonista si trova in bagno e contempla il suicidio, perché qualcuno a lui caro si è appena suicidato. (Non c'è una spiegazione ufficiale, ma è abbastanza chiaro dal testo)
DRIPPING INSANITY potrebbe definirsi un sequel di questo testo.
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