Testo: Takeru - Musica: yuji
Lyrics
Time after time nagaretsuita ui no niwa. Kobamu koto wo osorete ka? Junsui ni kegarete yuku. "Dou ka koko ni iki to shite erareru sube wo shitte". Doko ka touku hibiku koe wa michishirube to mimi sumase. Time after time Kuchizusamu tokei shikake no monogatari. Time after time Inoru you ni sugaru you ni komori uta utau. My direction is still floating. Ships careened out of control. You said..."Where is destination? Let me know what you think" Well... I'll let you know later. I'm a little scared but laidback. From the first, The people made god. Get the picture? -invisible terror- Haruka kanata kara sashikomu hitosuji no hikari. Kage wa yagate ouku no itsuwari no shinjitsu wo tsureteku yo hora! Time after time Yuremadou komorebi no mukou ni todokete. Time after time Me no mae ni hirogatta keshiki dake... Time after time Kuchizusamu tokei shikake no monogatari. Time after time Inoru you ni sugaru you ni komori uta utau. |
Traduzione
Di volta in volta
Alla deriva, cullato dalle onde,
sono sbarcato nel giardino del dolore. Si ha paura di ciò che si rifiuta? Tra la purezza, mi macchio. "Ti prego, cerca di continuare a vivere qui, dimmi qual è la tua scelta". Una voce echeggia lontano, da qualche parte, mi apre la strada e mi scopre le orecchie. Di volta in volta, canticchio la storia di un carillon. Di volta in volta, come una preghiera, come un ancora, canto una ninna nanna. La mia direzione è ancora sospesa. Le navi sbandavano, fuori controllo. Tu dicesti... "Qual è la destinazione? Dimmi cosa ne pensi." Ebbene... Te lo farò sapere più tardi. Ho un po' paura, ma mi calmerò. Per prime, le persone hanno creato un dio. Hai capito? -terrore invisibile- Da quel posto lontano, si affaccia un fascio di luce. Con precisione, porterà a galla la verità di tutte le ombre e di tutte le bugie, guarda! Di volta in volta, tremante e confuso, punto a quella luce oltre gli alberi. Di volta in volta, davanti ai tuoi occhi, soltanto quel paesaggio che si è manifestato... Di volta in volta, canticchio la storia di un carillon. Di volta in volta, come una preghiera, come un ancora, canto una ninna nanna. |
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