Album: abingdon boys school (2007)
Testo: Takanori Nishikawa - musica: Toshiyuki Kishi
Lyrics Nephilim Hanatareta tsubasa ga negai wo makichirashite Konoyo no hate otoshita inori no sora e to. Sono hitomi ni utsusu no wa kaketa tsuki no rasen Nazoru yubi ga tadoritsuku basho wo sagashiteru. Dakiau tabi yojireru hada to binetsu wo Musaboru you ni mata mune wo shimetsukeru. Hanatareta tsubasa ga negai wo makichirashite Konoyo no hate otoshita inori no sora e to. Yoru no fuchi ni saku hana wo mimi e oshiatete. Hibiku machi no zawameki ni toiki wo kasaneta. Ima mo nijimu ano hi hagureta kioku ga. Kareta hazu no itami wo kizu ni kaeta. Karisome no tsubasa de habataku inochi no hi wa Aragau tsumi wo sashite omoi wa kimi e to. Chinurareta tsubasa wa mai agari kaze ni nari Ikusen ni kudakareta chikai wo sora e to. Karisome no tsubasa de habataku inochi no hi wa Aragau tsumi wo sashite omoi wa kimi e to. | Traduzione Nephilim Le mie ali sprigionate dispersero i miei desideri, verso questo mondo distrutto, verso un cielo pieno di preghiere. La spirale della luna spaccata si riflette in questi occhi, le mie dita bramose cercano un luogo di riposo. Avvolto in questo viaggio, il mio corpo si contorce febbricitante Come un desiderio profondo, il mio cuore si stringe di nuovo. Le mie ali sprigionate dispersero i miei desideri, verso questo mondo distrutto, verso un cielo pieno di preghiere. Nel baratro della notte un fiore che sboccia preme contro le mie orecchie. I miei sospiri si accumulano tra i rumori della città. Anche adesso, quel giorno sfocato è perso nella mia memoria. Il dolore consumato è stato rimpiazzato da una cicatrice. Con le mie ali temporanee volo verso la luce della vita, contrasto la mia punizione rivolgendo i miei pensieri a te. Le mie ali grondanti di sangue s'innalzano e diventano il vento. Un migliaio di desideri frantumati si liberano verso il cielo. Con le mie ali temporanee volo verso la luce della vita, contrasto la mia punizione rivolgendo i miei pensieri a te. |
NOTE: Nephilim (o Nefilim): in genere, si riferisce ad un appellativo ebraico presente nell'Antico Testamento per indicare l'incrocio tra "figli di Dio" e "figlie degli uomini". [x] La letteratura e i media hanno utilizzato ed interpretato spesso in vari modi questo termine.
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